il 29 Giugno 2011 Giuliano , un Ragazzo di Roma , viene misteriosamente ricatapultato nel Passato , proprio 34 Anni Prima , nello stesso luogo il 29 Giugno 1977 , quando la casa dove abita allora era abbandonata . Da questo misterioso incidente Temporale Giuliano ripercorrà Giorno dopo Giorno gli Anni '70 ed '80 , anche se con un problema irrisolvibile :Non può cambiare i fatti che conosce , e se parla del futuro divengono parole vuote o le sue scritte spariscono , perchè non può cambiare la Storia .
In questa Vigilia di Natale Alfonso ci ha sorpreso, poichè nè Io nè Margherita, nè Sara sapevamo che fosse un fan sfegatato di un Cartone Animato particolare che in questi giorni viene trasmesso da qualche neonata Tv Locale. Si chiama LUPIN III , e da qualche mese il nostro amico l'ha seguito qualche volta con altri suoi amici, perfino a colori in un Bar vicino Piazza Regina Margherita che appositamente alle 19 dopo il lavoro certe volte si reca per vederlo in compagnia!
Non è una stranezza, occorre qui notare, in questa mia avventura, che questo periodo non ha la dotazione di TV a Colori e per giunta ben sintonizzate sulle nuove reti locali come poi nel futuro è successo... basta solo pensare che proprio ieri all'ufficio postale sono andato a pagare il bollettino del canone Rai... per le tv però in bianco e nero!
LUPIN III inutile dirlo che lo conosco, ma ovviamente qui faccio il finto vago, e so la storia, come quello che è successo stasera: per i miei amici oggi che siamo andati al Cinema proprio con Alfonso, c'era in programmazione questo Film, "Lupin III" che però, non potendolo ovviamente dire, è il primo film d'animazione del personaggio giapponese ispirato al celebre ladro gentiluomo di Maurice Leblanc , e che anni dopo conosceremo come "Lupin III e la Pietra della Saggezza".
Ma chi come Alfonso sta in questi giorni seguendo la TV, le differenze ci sono, eccome: anzitutto la Colonna sonora è di Juhi Ohno, e le musiche sono nuove, tanto che nessuno dei miei amici lo sa, ma musiche e alcuni disegni o caratteristiche dei personaggi sono della seconda serie del cartone animato che però solo l'anno prossimo vedremo in TV. Per esempio per la prima volta in Italia Lupin ha la giacca rossa, e non verde come la prima serie in questi giorni in onda.
La Sigla è Planet O, proprio come la Sigla della prima serie scelta all'ultimo e non legata al cartone originario, ed anche il doppiatore del personaggio è lo stesso, Roberto del Giudice. Margherita mi fa notare che ha riconoscuto nel doppiatore la stessa voce del protagonista de "La Grande Vallata".
Il Film d'animazione non è il solito cartone: temi forti ed innovativi, addirittura si parla esplicitamente per la prima volta di "Clonazione Umana" ! Inoltre molte scene sexy della protagonista, Fujiko Mine, sono esplicite anche rispetto alla TV.
25 Aprile. Per quanto strano, solo oggi, dopo quasi due Anni, ho potuto assaporare questo giorno di libertà.
Oggi è la festa della Liberazione, ma siccome questo mio .. ritorno in quest'epoca sia avvenuto a luglio del 1977, l'anno scorso doveva essere uno di questi anniversari, invece... era passato quasi inosservato, anzi, più che liberi eravamo prigionieri del terrore delirante di una manica di delinquenti terroristi, che in quei giorni tenevano prigioniero Moro fino al triste e tragico epilogo.
Oggi , per fortuna, sembra strano, non ci sono eventi tristi... e proprio per sfuggire alle nubi di color piombo oggi Io e Sara abbiamo passato quasi tutta la giornata per un improvvisato Pic nic a Vila Torlonia.
Eravamo seduti sul prato, vicino all'officina della villa vicino al vecchio Teatro. davanti a noi il Sole, un pò di vento ed una Radiolina di una ragazza di quelle portatili a pile che mentre eravamo rilassati, verso la tarda mattinata suonava questo brano:
Fa' che io canti presto le cose che sei. Fammi fermare il tempo che danza tra noi. Lascia che sia respiro finché tu ci sei il mio saluto al giorno per non lasciarsi andare mai...
Ero oggi disteso prima sull'erba , poi sulle ginocchia di Sara, pensando che a volte la Libertà viene dimenticata quando in giorni come questo viene invece pienamente assaporata. Nel pomeriggio poi con Sara ci siamo spostati verso lo Stadio dei cavalli che è vicino la casina delle Civette di Valadier: purtroppo è ancora degradata, abbandonata ed inaccessibile, e qualche passante del luogo ci ha vivamente sconsigliato di addentrarci, anche perchè "presto vi faranno dei restauri" cosa che sapevo già ci vorrà invece tanto prima di essere effettiva. Quasi mi stava scappando la frase che fin da piccolo venivo qui, cosa impossibile in questa epoca ed in questa ... dimensione poichè fino all'anno scorso 1978 questo parco era inaccessibile. "Sai , Sara, questo luogo attorniato per lo più dalla vegetazione sembra che non abbia mai tempo, e credo che rimarrà così ancora per molto"...
Alla fine non ho resistito: ho convinto dei giovani ventenni con un pallone ad unirmi nella partitella dentro il galoppatoio: Sara non se la sentiva di giocare benchè l'avessi invitata, la partita è stata bellissima ed alla fine abbiamo vinto ai rigori.
"Un Pirata tutto Nero, che per Casa ha solo il Ciel, Ha cambiato in astronave il suo Velier,... Il suo Teschio è una Bandiera, che vuol dire: Libertà ! Vola all'Arrembaggio, però un Cuore grande ha! "
Doveva prima o poi succedere questo problema in TV, ed alla fine, è successo. Malgrado da qualche mese a questa parte sia al lavoro dove spesso ci rechiamo in queste sedi nuove per consegnare i periodici ci siano nuove TV locali private, può capitare come successo stamani che siamo passati a Via Teulada 66 a Roma alla sede della Rai di discutere con alcuni addetti della TV Pubblica che gestisce Rete 1 e Rete 2, e la diatriba se così si può dire nasce davanti al distributore di Caffè.
Io ed Alfonso abbiamo già consegnato i pacchi dei periodici, nulla di diverso dal solito se non fosse la gentilezza dei nostri interessati a prenderci un Caffè insieme. con l'occasione abbiamo pure sbirciato lo Studio 5 dove abbiamo intravisto con piacere Corrado e Marina Donato prepararsi alle prove della Puntata di Domenica prossima di Domenica In appunto.... Non potevo dimenticarmi la sigla nuova riferita alla simpatica Mascotte del programma, il leone nero con la criniera gialla Charlie, e mentre vado con il mio amico ed i dipendeni Rai canticchio "Perchè Charlie è una Lenza, perchè lui ha confidenza, la potenza, del Re!". E' infatti Piero ascoltandomi canticchiare che apre il discorso davanti al Caffè "Sai Giuliano che più che un Re come il Leone, dovremmo parlare di un Pirata? Qui son giorni che qualcuno canticchia il nuovo cartone giapponese della seconda Rete , Capitan, oddio, non mi viene...Halok ? " "No, Piero, è Harlock," e mi scappa di cantare l'inizio della Sigla... Alfonso però , dopo che il caffè si è quasi freddato, mi dice che lo segue a casa con la sorella Margherita, ma ....c'è un problema: molti loro amici non lo seguono. Rimango sbigottito, e chiedo la ragione, che Piero da esperto della Rai ci delucida: "Hanno trasmesso e trasmettono ogni mercoledì alla stessa ora delle 19 sul canale principale, ossia Rete 1 la serie americana Spazio 1999", sicchè la serie del giapponese Leji Matsumoto sebbene sia un capolavoro, è vista da pochi...
"Ma come? Io il mese scorso, il 9 Aprile l'ho vista sull'altro canale con la mia compagna" ribatto esterefatto. Per quanto poi nel corso degli eventi il cartone giapponese sia divenuto un cult per i bambini dei giorni nostri rispetto a Spazio 1999, ora, maggio 79 la situazione è ... rovesciata.
D'improvviso poi si infila nel discorso Anna, detta "la Pasionaria" del gruppo, femminista convinta e molto attiva nelle sue battaglie in piazza, per fortuna sul fronte non violento. Decisa comunque lo è , e se già qualche intellettuale ha già sbraitato contro Goldrake, figurati se Anna non la mette lì , nel peggio: "ma di cosa parlate? Io seguo sempre Spazio 1999, e non voglio perdere il mio tempo con un telefilm animato da pseudo-Cameratismo e soprattutto Maschilismo! Tenetevelo voi!" . Anna, convinta delle sue Idee alla fine almeno abbozza mentre le spiego che ha frainteso questo cartone, e forse sotto sotto l'ha più giudicato per sentito dire: Harlock non è un Pirata che vuol abbattere con una Dittatura la Democrazia, ed il suo "cameratismo" altri non è che lo spirito di un gruppo di "rinnegati" colpevoli solo di non essere nè soggiocati da una Federazione Terrestre unica immaginata nel futuro corrotta ed inetta, nè favorevoli al clima del chissenefrega della gente stordita oltretutto da programmi ipnotici in TV che non permette loro di criticare i poteri attuali e corrotti.
Anna però su un punto non demorde , e già sapevo che andava a parare là : "non mi dire però che Harlock sia un rispettoso delle Donne, figurati, le mie amiche mi hanno raccontato che ad ogni puntata abbatte un esercito di sole Donne chiamate Mazoniane! Se questo non è maschilismo, Giuliano..." Non passa neanche mezzo secondo che Interviene Alfonso a risponderle : "Guarda Anna che hai frainteso, soprattutto la settimana scorsa avresti fatto bene a guardare proprio la puntata di Capitan Harlock dove si scopre con profondo stupore che le Mazoniane non sono affatto donne, sono in realtà esseri pseudo vegetali senzienti con il corpo all'apparenza di una donna, ma che Donna affatto e per niente lo è!" (qui posso scriverlo perchè sapevo già venendo dal futuro che a fine serie si scoprirà che solo la Regina Raflesia è una donna che a seguito di esperimenti ha generato queste finte donne-pianta chiamate Mazoniane, perfettamente in grado di ingannare qualunque essere umano le vedesse, ma che come dei vegetali appena colpite da un'arma da fuoco ... bruciano come carta).
A questo punto riesco poi a "zittire" Anna e le sue Battaglie quando le ricordo che nell'equipaggio ci sono anche Met, una ragazza Aliena che viene salvata dalle Mazoniane, Yuki, una ragazza che viveva con i genitori su un pianeta satellite e poi Mayu, la piccola figlia del migliore amico di Harlock, cui quest'ultimo farà di tutto per proteggerla.
Di certo il personaggio che ha convinto più me, Sara, Alfonso e Margherita è Yattaran, doppiato magistralmente da un giovane Attore di teatro catanese, Leo Gullotta.
Il viaggio di questo cartone parte in sordina, ma è un viaggio lungo... molto lungo.